Intermediari finanziari al riordino e novità per le società di Recupero Crediti

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio 2015 n.105, il decreto Mef n. 53 del 2 aprile 2015 dove l’autorità di vigilanza ha ridefinito le regole di settore in modo da renderle omogenee rispetto alla normativa prudenziale applicata alle banche.

Attraverso queste novità normative si introducono controlli e requisiti più stringenti agli intermediari affinché possano svolgere l’attività creditizia. L’obiettivo che il legislatore ha voluto raggiungere è quello di garantire maggiore stabilità al sistema finanziario nel suo complesso e maggiore tutela alla clientela finale.

In estrema sintesi, i confidi di dimensioni maggiori che hanno un volume di attività finanziaria pari almeno a 150 milioni di euro e le agenzie di prestito su pegno entrano tra gli intermediari finanziari soggetti all’autorizzazione della Banca d’Italia.

Sono previste regole più stringenti per definire le attività di concessione di «finanziamenti sotto qualsiasi forma» come leasing, credito ai consumatori, crediti ipotecari e rilascio di fideiussioni o avalli.

La novità che ci interessa più da vicino è sicuramente quanto indicato nell’articolo 2 dove si specifica che “non costituisce attività di concessione di finanziamenti, oltre ai casi di esclusione previsti dalla legge:

b) l’acquisto, a titolo definitivo, di crediti da parte di società titolari della licenza per l’attività di recupero stragiudiziale di crediti ai sensi dell’articolo 115 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza...”

Ecco allora che ci poniamo molte domande su come cambierà l’attività per le società di recupero stragiudiziale dei crediti che potranno valutare anche l’acquisto, in particolar modo, le società che desiderano cavalcare questa nuova opportunità di business dovranno rivedere i loro processi e le loro procedure acquisendo competenze e tecnologie per una valutazione accurata dei crediti oggetto di cessione per poter effettuare due diligence accurate.
Questa novità ha un impatto anche sulle società di informazioni commerciali che vedono il loro ruolo sempre più strategico nel supportare queste società nel reperire e gestire le informazioni del debitore ceduto.

Sicuramente ne parleremo molto, ci incontreremo per approfondire la tematica prima e dopo l’entrata in vigore delle disposizioni indicata per il 10 Luglio p.v., sono già in calendario alcuni importanti convegni come quello organizzato da StopSecret.

Anche noi di AIM ti proponiamo di seguire il nostro free Webinar sulla soluzione applicativa “WorkArea Provider” in programma per il 7 luglio prossimo, dove ti illustreremo la migliore soluzione per la gestione massiva delle pratiche con workflow di lavorazione e di analisi personalizzato.

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Informazioni commerciali e il Codice Deontologico

Ormai siamo in fase di arrivo della fase di consultazione pubblica che l’Authority per la protezione dei dati personali ha fatto sullo schema del “Codice di deontologia e buona condotta relativo al trattamento dei dati personali effettuato a fini di informazione commerciale”.
Lo schema fissa un primo quadro di garanzie riguardo all’attività svolta da parte delle società che forniscono servizi informativi sulla solidità e solvibilità delle imprese.

I soggetti che forniscono servizi di informazione commerciale, infatti, raccolgono, elaborano e analizzano dati relativi alla situazione economica, finanziaria, patrimoniale delle imprese e delle persone che rivestono incarichi al loro interno o ne risultino azionisti.
Le disposizioni previste si applicano alle sole informazioni commerciali riferite a persone fisiche e, nello specifico, al trattamento dei dati personali provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque o pubblicamente accessibili da chiunque (c.d. fonti pubbliche), nonché al trattamento avente ad oggetto i dati personali forniti direttamente dagli interessati. Non rientra, invece, nell’ambito di applicazione del Codice il trattamento effettuato nell’ambito di sistemi informativi creditizi (c.d. SIC).

Interessante è stato l’intervento del Dott. Daniele De Paoli, Dirigente del Garante della Privacy, in occasione del convegno organizzato dalla rivista StopSecret il 22 aprile u.s., dove ha illustrato le finalità del Codice che si sintetizzano in poter assicurare, da un lato, la certezza e la trasparenza nei rapporti commerciali nonché l’adeguata conoscenza e circolazione delle informazioni commerciali ed economiche e, dall’altro lato, la qualità, la pertinenza, l’esattezza e l’aggiornamento dei dati personali trattati…questo codice sarà un buon punto di partenza!

Nella medesima occasione, il dott. De Paoli, ha auspicato un incontro con i vertici della Federpol non solo per analizzare il nuovo codice di deontologia per gli informatori commerciali ma anche al fine di rivisitare il codice di deontologia degli investigatori privati.

Riportiamo alcune osservazioni interessanti dello StudioCataldi.it sul “Diritto di oblio per i falliti e per chi è stato colpito da pignoramento o ipoteca

Come si legge nello schema qui sotto allegato, infatti, “ai fini dell’erogazione del servizio di informazione commerciale è ammesso il trattamento anche di dati giudiziari provenienti dalle fonti pubbliche; per quanto riguarda, invece, le fonti pubblicamente e generalmente accessibili, è consentito il trattamento dei soli dati giudiziari diffusi negli ultimi sei mesi, a partire dalla data di ricezione della richiesta del servizio da parte del committente, e senza alcuna possibilità per il fornitore di apportare modifiche al contenuto di tali informazioni – salvo l’eventuale loro aggiornamento – e di utilizzarle a fini dell’elaborazione di informazioni valutative”.
Come previsto dall’art. 9 del codice, i fornitori dovranno adottare “idonee misure organizzative e tecniche atte a garantire un riscontro telematico, tempestivo e completo alle richieste avanzate dagli interessati” di esercizio dei propri diritti.

Comunque siamo in attesa di conoscere le osservazioni e proposte da parte di tutti i soggetti interessati, dalle associazioni delle società che raccolgono o utilizzano i dati, alle associazioni dei consumatori, agli ordini professionali, agli studiosi e agli esperti della materia.

Il settore è in fermento…stay tuned!

La qualità dei propri Fornitori di informazioni quanto vale?

Il mercato degli Info Provider e delle società di informazioni commerciali è sempre più agguerrito e competitivo, quindi si rende necessario per l’azienda puntare alla qualità del servizio per differenziarsi dalla concorrenza e non combattere solo sul prezzo. È fondamentale tenere sempre sotto controllo l’intero processo produttivo e la catena di lavorazione e di indagine in modo da rilevare tempestivamente eventuali criticità e quindi avere la possibilità di gestire eventuali “crisi” e difficoltà senza incorrere in danni per il cliente finale e per l’immagine dell’azienda stessa.

Sicuramente gli aspetti da monitorare e misurare sono la capacità di produzione, tempi di consegna e garanzie in termini di qualità.
Si rende necessario quindi dotarsi di tecnologie definite Supplier Relationship Management (SRM) per migliorare il meccanismo di approvvigionamento con una gestione collaborativa della relazione verso i fornitori ma soprattutto una misurazione costante delle loro performance e della redemption.

Questa rappresenta una delle priorità nelle società che producono informazioni commerciali o gestiscono il recupero dei crediti poichè si avvalgono dei servizi “semplici” di moltissimi fornitori arrivando ad avere un network di collaboratori numeroso su tutto il territorio con metodologie di lavoro diverse tra loro, tempi ed esperienze diversificate.

Ecco che la misurazione costante dell’efficienza del fornitore consente di individuare eventuali aree critiche di gestione ed intraprendere le azioni necessarie per correggere i gap e gestire con metodo il processo.

Ad esempio, inviati i file con le anagrafiche delle pratiche da arricchire con altre info ad un fornitore, il sistema deve permettere di verificare quante richieste sono state effettivamente completate oppure segnalare automaticamente all’Operation Manager (Amministratore) che alcune non sono state completate e quindi non soddisfano i Service Level Agreement (SLA) ossia l’accordo con il quale si definiscono le metriche di qualità del servizio per poter decidere tempestivamente.

Tutto questo lo puoi gestire con il modulo WorkArea Provider dove con alert appropriati è possibile intervenire e decidere quali azioni intraprendere per risolvere la problematica garantendo al cliente il livello qualitativo e i tempi di evasione concordati.
L’Amministratore gestisce così lo stato del servizio e di conseguenza il Rating del fornitore.

Vuoi seguire il free webinar di WorkArea Provider in programma per il 7 luglio prossimo, dove presenteremo tutte le novità della piattaforma?

Prenotati a: info@aimconsulting.it

Wechat per amplificare l’economia di socialità

WeChat è un servizio di messaggistica disponibile su tutte le maggiori piattaforme mobile e anche su computer ed, a differenza di WhatsApp, è totalmente gratuito e offre una serie di funzioni extra estremamente interessanti.

Il vero valore di Wechat, oltre ai numeri di utenti registrati vanno oltre i 600 milioni dichiarati a novembre e una crescita inarrestabile, è la condivisione. Le persone fanno foto e le condividono nelle chat di gruppo, condividono i risultati dei videogiochi, seguono una persona famosa o un’azienda e quando ricevono da questi un contenuto interessante lo girano agli amici…oggi gli utenti tendono a condividere qualsiasi cosa, in tutti i campi, non solo nel mondo social!

Molti guru definiscono l’approccio de WeChat “olistico” perchè mira a offrire non solo uno strumento di comunicazione, ma una vera e propria social platform con video chat, videochiamate, push to talk, condivisione della posizione di foto e video, messaggi di gruppo, broadcasting messaging e ricerca di nuovi contatti e persone che si trovano nelle vicinanze attraverso funzioni “look around”…e molto altro.

Concordate con noi che per chi lavora nella comunicazione digitale, il movimento dell’instant messaging offre tante opportunità?

AIM propone, sviluppa e gestisce servizi basati sull’utilizzo della piattaforma WeChat rivolti ad aziende italiane che vogliono sfruttare le opportunità di mercato, non solo per quelle che vogliono esportare o sviluppare i rapporti in Cina ma anche tutte quelle realtà commerciali che vogliono rivolgersi ai turisti cinesi che vengono in Italia, pensate che in occasione dell’Expo, ormai alle porte, sono previsti oltre 1 milioni di turisti.

Vuoi proporre al tuo cliente di realizzare una campagna pubblicitaria a target geolocalizzati sui visitatori cinesi in Italia?

Vuoi creare nuove opportunità per il tuo cliente geo-localizzato e proporre i propri servizi direttamente in chat?

AIM è il partner ideale per realizzare le tue idee e campagne!

Special Age: il social network per la terza età

Sicuramente avete letto questa notizia, è nato il social network per la terza età Special Age, ideato da Angela Mussolesi, per i “diversamenti giovani” con scopo principale quello di combattere la solitudine, uno dei maggiori problemi di questa categoria di soggetti.

Come si legge sul portale tra gli scopi di Special Age, “uno studio condotto in alcune residenze sanitarie ha dimostrato che gli anziani che si collegano quotidianamente a un social network per un’ora al giorno ricevono un effetto benefico sulla memoria e hanno la vita allungata”.

La piattaforma prevede anche la Sezione “Gli anziani per i giovani” dedicata a chi vuole trasmettere la sua esperienza agli altri per preservare “il sapere degli anziani”, vera ricchezza della comunità!

Idea eccellente o l’ennesimo Social Network?
State già pensando a progetti sul tema?

Noi sicuramente è un settore e tematica che monitoriamo anche per offrire soluzioni IoT – Internet Of Things.

Realtà Aumentata quali opportunità per le Aziende

Di realtà Aumentata ormai sono anni che se ne parla, godere dell’applicazione della realtà aumentata sfruttando il cellulare smartphone e la sua fotocamera, per inquadrare il mondo reale rendendolo interattivo sullo schermo del telefonino è divertente.
La Realtà Aumentata fa passi da gigante ogni giorno diventando sempre più una tecnologia di massa in differenti settori, ma le aziende dove sono? possono fare business con questo sistema ma forse sta a noi sensibilizzarli e presentare progetti ed evidenziare tutte le opportunità che questa innovazione dà loro.

Nel “lontano” 2012, noi di AIM scegliemmo Aurasma per creare soluzioni in campo immobiliare e nell’editoria ma questa soluzione non si è rivelata ottimale sia nella fase di integrazione sia di preventivo. In particolare è risultato difficoltoso poter fornire un esatto preventivo al cliente poichè la politica di pricing di Aurasma non è trasparente e richiede offerte ad hoc e, spesso con tempi di risposta troppo lunghi.  A nostro avviso sono una struttura orientata a grandi aziende.

Sempre attenti alle nuove tecnologie e soprattutto alle evoluzioni di piattaforme per soluzioni Mobile, noi di AIM oggi riteniamo interessante il framework Wikitude, dove abbiamo fatto un ottimo lavoro, molto versatile e con performanti funzioni di riconoscimento delle immagini sia oggetti del mondo reale sia foto o tag/QrCode.

Attenzione! Noi non abbiamo puntato solo alle sue caratteristiche di riconoscimento immagini ma soprattutto, Wikitude risulta più flessibile e con possibilità di integrazione con il sistema informativo del cliente, ciò consente di creare progetti per Aziende che hanno database di immagini proprietari, anche consistente e che desiderano fornire soluzioni innovative B2B o B2C in mobilità.

Siamo pronti per realizzare con voi nuove soluzioni e prodotti per un Marketing efficace..parliamone!

Analisi e lavorazione dei portafogli NPL

Sempre più aziende di recupero, nell’ottica di un’assistenza globale sul credito offrono servizi di consulenza in attività di Due Diligence finalizzata all’acquisto/cessione dei crediti.

Nella processo di Due Diligenze il grado di conoscenza del debitore, del suo profilo economico, finanziario e patrimoniale, e più in generale, di ogni informazione utile a definire la sua solvibilità, è elemento fondamentale per determinare, con maggior grado di certezza, la percentuale di recupero permettendo la clusterizzazione del portafoglio e la definizione delle possibili strategie di recupero da adottare.

Le informazioni necessarie per le diverse fasi si possono suddividere in due tipologie: info di Reperibilità e info di Asset (situazione reddituale e patrimoniale) e gli elementi determinanti sono sia la qualità di queste informazioni, sia la riduzione tempi di lavorazione su un campione di crediti significativo per poter assegnare con maggiore precisione il valore del portafoglio NPL in esame.

Ecco che le società di informazioni commerciali o info provider devono dotarsi di sistemi che consentano loro di garantire: processi di lavorazione personalizzati e strutturati, informazioni esaustive nell’arricchimento del profilo del debitore e velocità di elaborazione.

L’esigenza di avere una piattaforma che offra la massima flessibilità, dove i servizi possono essere creati in base alle caratteristiche del portafoglio definendo il workflow di lavorazione o di analisi personalizzato è sempre più sentita dalle società che operano in questo mercato.

E’ proprio per questo motivo che AIM ha realizzato la piattaforma WorkArea Provider che si integra in modo semplice e veloce con il sistema informativo aziendale permettendo una ingegnerizzazione elevata e una capacità di lavorazione massiva del portafoglio nel rispetto degli standard qualitativi imposti dal settore.

Questa piattaforma permette di definire autonomamente nuovi servizi che potranno essere elaborati direttamente da un operatore in modo manuale oppure servizi automatici che vengono attivati ed evasi direttamente dalla procedura.

I servizi di indagine e verifica potranno essere anche composti ossia formati da più servizi singoli che verranno attivati in modalità sequenziale o parallela. Il sistema gestisce in automatico l’intero flusso dove l’output di un servizio viene utilizzato come input per il servizio successivo, oppure per garantire il parallelismo il sistema provvede contemporaneamente alla loro evasione.

 

Dimmi quanto e-commerce fai e ti dirò quanto vali

Alibaba, la più grande società di commercio elettronico cinese, lancia un indice basato sull’e-commerce per misurare le performance delle imprese sul transato elettronico, il CSI Taojin Big Data 100 Index infatti, traccia le attività e-commerce di un’azienda per misurarne le performance economiche.

Il commercio elettronico in Cina è già un termometro dell’economia nazionale!

Attenzione, tutta questa azione è propedeutica all’apertura a giugno prossimo, così hanno annunciato, di una banca on-line che utilizzerà anche questa metrica di valutazione nella concessione di prestiti, finanziamenti…insomma per aprire le porte del credito alle aziende.

Secondo noi questa notizia non ci deve lasciare indifferenti, in particolare noi che lavoriamo nella Business Information perchè da questa possiamo prendere spunti per creare nuovi servizi e sviluppare prodotti innovativi per il mercato che sta cambiando, anche in Italia il mercato dell’e-commerce ha visto una crescita costante!

Nella ricerca E-Commerce 2015 di Casaleggio Associati si legge che l’Italia nel 2014 ha avuto esattamente una crescita dell’8% e, poichè il mercato mondiale  galoppa con incrementi del 20,9% che lo farà arrivare a 1600 miliardi di dollari entro la fine del 2015, ci fa ben sperare anche per noi!

Sarebbe proprio interessante valutare le aziende anche per il loro portale e-commerce, sia come volumi che qualità/affidabilità insomma avere un similar klout score..che ne pensate?

Assegni bancari in formato elettronico: ecco le novità

Con il decreto Mef n. 205 del 3 ottobre 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 6 marzo 2015, l’assegno bancario può essere presentato sia in forma cartacea che in forma elettronica e, se l’assegno viene presentato in forma elettronica, anche il processo di gestione della richiesta di protesto dovrà essere effettuato in questa modalità.

Sostanzialmente, l’assegno non circolerà in formato cartaceo ma viaggerà solo la sua immagine, unitamente ad alcuni altri dati dell’operazione o, in alternativa, un unico file di dati. Ora stiamo aspettando le regole di dettaglio di Banca d’Italia.
Naturalmente anche il Protesto deve adeguarsi al formato elettronico come abbiamo preannunciato, infatti il decreto prevede che in caso di mancato pagamento di un assegno presentato al pagamento in forma elettronica, il protesto potrà essere richiesto esclusivamente in via telematica.

Le informazioni commerciali nel processo di valutazione del credito

Abbiamo partecipato all’evento di #CreditVillage lo scorso 2 aprile a Palazzo Mezzanotte…un’occasione di straordinaria conoscenza!

Ci è piaciuto Oreste Vidoli di Unicredit che ha fatto riflettere su come l’azienda deve mettere in campo azioni di recupero diverse se si parla di Cliente o di Debitore. Il Cliente è colui che ha ancora rapporti attivi con l’azienda anche se presenta situazioni di morosità anche gravi, mentre con il debitore l’azienda non ha più rapporti.

Altro tematica importante introdotta da Luca Parenti di KPMG è il processo di Due Diligence per individuare la migliore attività di recupero attraverso informazioni che permettono di creare cluster delle posizioni. Le informazioni necessarie per le diverse fasi si possono denominare info di Reperibilità e info di Asset e come è determinante la qualità di queste informazioni per accelerare i tempi di lavorazione e contenere i costi. La qualità delle informazioni possono dare maggiore valore al portafoglio NPL in esame.

Ecco che le società di informazioni commerciali devono dotarsi di sistemi che consentano di far fruire dei dati in modo strutturato e che questi possano entrare a far parte del sistema informativo dell’azienda committente incrementando il cruscotto gestionale anche per un refresh nel tempo delle informazioni stesse.

Tutto questo richiede know how, tecnologia e partner come noi!